martedì 1 novembre 2011

L'Inverno dell'Ordine - reboot

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Assassin's Creed The Fall è la prima di due parti di un racconto che introduce ed approfondisce il personaggio di Daniel Cross. Superata la foga della prima lettura tuttavia si può notare, nella più classica delle strutture narrative, che le sue vicende si intrecciano ad altre. Alcune di queste generano una sottotrama che fa da fondale alle vicissitudini di Soggetto 4 permettendo di comprendere anche qualcosa di più sullo stato del frammentario Presente della saga.

Questi indizi delineano un quadro politico piuttosto interessanti che vanno a costituire una guerra fredda, un modo silente per perpetrare la lotta che Assassini e Templari hanno generato all'alba dei tempi a partire da Caino fino a Desmond Miles e soci.




Uno dei primi indizi ci giunge dalle prime pagine del fumetto che mostrano Daniel durante una seduta con il suo psicologo. Daniel ha tra le mani un giornale, Newsbook, la cui copertina che nella versione inglese reca la scritta "Will he run?" e "Why G... could ... GOP's....". Ci troviamo nel 1998 e il Grand Old Party, il Partito Repubblicano negli Stati Uniti forse correrà per le elezioni. Nel 2000 infatti si svolgeranno le elezioni presidenziali. Quella misteriosa G è facilmente attribuibile George W. Bush, il futuro presidente degli Stati Uniti. Il pezzo in prima pagina dunque fa il punto della situazione con un George W. che concorrerà alle presidenziali del 2000 per il Partito Repubblicano. Ci sono anche altri due dati interessanti tra questi un rimando alla crisi petrolifera, un cruccio estremamente incisivo sull'operato dei Templari a livello capitalistico.

Andando avanti di alcune pagine arriviamo al prelevamento lampo di Daniel ad opera dell'Assassina Hannah Mueller. Mentre l'auto sfreccia via nella notte un foglio di giornale si alza in volo mostrando uno stralcio del Philadelphia Reporter nel quale spicca il titolo "Gore planning PA visit to boost party mo..." Il titolo, quindi, indicherebbe il candidato rivale di Bush, Al Gore, del Partito Democratico, che in questo frangente è in piena campagna elettorale.

Siamo ancora nel 1998 e abbiamo il primo frame nel quale inquadrare la storia di Cross temporalmente e politicamente parlando.

Questo scontro delle presidenziali è estremamente significativo per capire l'asset dell'operato Templare che necessita di persone fidate in posizioni chiave del potere per mantenere la sua stretta sul mondo.
Indicativo di questa situazione sul filo del rasoio è il dialogo tra Hannah e Daniel dove la prima illustra il gioco di ruoli che avviene nelle alte sfere in queste circostanze.

Hannah:"Prendi per esempio le elezioni che si stanno avvicinando. Il Mentore ci ha detto che è molto, molto importante che il nostro uomo le vinca, altrimenti i Templari faranno un grosso passo avanti. [...]

Daniel: "Cosa? Voi truccherete le elezioni?"
H: "No, è l'opposto! Non essere così credulone, Daniel. Le elezioni saranno sempre truccate se non ci sarà nessuno ad evitarlo. Non essere così sorpreso. Dall'inizio dei tempi la volontà delle persone ha sempre avuto bisogno che qualcuno le desse una mano. Se non ci fosse stato l'Ordine, il mondo     sarebbe stato un posto veramente spaventoso"
D: "Si, non come le rose e fiori in cui ci troviamo adesso"
H: "Potranno anche non piacerti le cose come stanno adesso, ma almeno siamo arrivati qui grazie al libero arbitrio. I modi dei Templari sarebbero stati meno... democratici"

Ammettendo dunque l'appoggio degli Assassini al candidato del Partito Democratico ne consegue che il candidato templare sia Bush, e i conti tornano se consideriamo ciò che si dice nei cluster di AC Brotherhood riguardo la sua affiliazione alla causa Templare.

Ancora, si va avanti ancora di qualche pagina arrivando al decisivio 2000. Nella scena che mostra Daniel all'interno del covo Assassino mentre si dà una rifrescata (per poi essere cordialmente sedato e condotto dal Mentore) alla tv il notiziario della BBC strilla:

"... mentre gli americani si preparano a dirigersi alle urne di quella che sembra la più combattuta corsa alle elezioni presidenziali degli ultimi cento anni. BBC World Service news, 5 novembre 2000"

Ecco l'enfatizzazione dello scontro, messo a fulcro della sotto-trama, che diventa decisivo. A consolidare ulteriormente questo aspetto vi sono gli ultimi attimi prima dell'uccisione del Mentore, che mentre spiega a Cross come la causa degli Assassini abbia subìto delle mutazioni nel suo modus operandi (passando da atti "terroristici" espliciti ad altri sovversivi meno appariscenti fatti dall'interno del sistema) si alterna ad alcuni stralci di conversazione che animano alcuni schermi televisivi del suo covo.

"... aspetto che dia priorità al programma che suo padre non ha terminato piuttosto che alle vere necessità del popolo americano"

"Penso che tu veda solo quello che vuoi vedere, Jan. Non c'è assolutamente alcuna prova che..."

"... occhi sulla Florida, dove ci si aspetta che abbia luogo lo scontro decisivo."

"Rapporto sulle Elezioni fornitovi da Abstergo, produttori di farmaceutici fidati."

Questo dialogo frammentario è un chiaro rimando alle vicissitudini legate al padre di George W., George Bush senior.
George Bush senior
Bush senior, presidente degli USA dal 1989 al 1993, durante il suo mandato si concentrò sulla politica estera. Tra gli eventi più significativi legati al suo mandato vi è la controversa Prima Guerra del Golfo (persico) del 1990-1991 di cui tutt'oggi non sono chiare né le cause né il motivo di intervento da parte degli Stati Uniti. Nella versione accreditata la guerra fu causata dal fatto che l'Iraq, sotto gli ordini del proprio presidente Saddam Hussein, invase il Kuwait, accusando quest'ultimo di aver estratto del petrolio sul confine di proprietà irachena. Alla base di questo gesto l'intento da parte dell'Iraq di dare una prova di forza nei confronti degli Stati Uniti, che mostrarono nei confronti dell'Iraq una politica ambigua nella precedente guerra Iran-Iraq.
L'invasione provocò due reazioni: la condanna da parte dell'ONU dell'operato Iracheno e la conseguente formazione di una coalizione di 35 stati capeggiata dagli USA pronta ad intervenire militarmente qualora l'ultimatum imposto dall'ONU venisse rifiutato, cosa che si concretizzo negli eventi noti agli storici.

Di gran lunga più singolare è la versione "complottista" (messo tra virgolette perché comunque alcune cose che scriverò sono realmente accadute e documentate, ma passate in secondo piano) di questo evento che trova parecchie sinonimie con la lettura del mondo in chiave AC.

Alcuni aspetti sono degni di nota, tra i quali la campagna di disinformazione e di demonizzazione a discapito dell'Iraq negli attimi subito successivi all'invasione del Kuwait. In particolare due eventi:

- Dick Cheney (del Partito Repubblicano dunque filo-Templare), ai tempi segretario della Difesa, fece avere all'Arabia Saudita delle foto satellitari che mostravano l'esercito iracheno ammassarsi sul confine del loro paese. Temendo un'invasione imminente i sauditi concessero agli americani di installare delle basi militari provvisorie all'interno del loro territorio garantendo così una posizione strategica agli Stati Uniti che si preparavano all'intervento ai danni dell'Iraq. Questa manovra che garantì agli USA un vantaggio bellico decisivo poggia su un inganno svelato dai russi (che da Orelov fino ai giorni nostri sembrano in un'apparente condizione di alleanza filo-assassina) che in quello stesso periodo acquisirono materiale visivo della zona che non mostrava alcun esercito iracheno in posizione ostile. A queste mistificazioni si aggiungono svariati casi falsi tra i quali le testimonianze di una straziata infermiera kuwaitiana che accusa gli iracheni di commettere atrocità sui neonati. Queste dichiarazioni, che hanno giocato un ruolo decisivo nel convincere il Congresso ad approvare l'intervento militare, si sono poi rivelate fasulle così come l'identità dell'infermiera, rivelatasi in seguito figlia dell'ambasciatore del Kuwait a Washington, che interpretò egregiamente la parte dopo esser stata "addestrata" da una nota società di pubbliche relazioni statunitensi, la Hill&Knowlton.
- Un aspetto che va ben oltre la mistificazione è quello che riguarda la Sindrome della guerra del Golfo di cui cito direttamente uno stralcio da wiki: Circa 50.000 soldati statunitensi su 700 000 mandati nel Golfo nel 1991 per combattere la "guerra tecnologica" contro Saddam Hussein contrassero una malattia che intaccava il sistema immunitario. La malattia nota come «sindrome del Golfo» è da attribuirsi a vaccini sperimentali contro l'antrace che il Pentagono fece iniettare a tutti i militari indistintamente. I figli di questi soldati nacquero con gravi malformazioni e malattie incurabili come la mancanza di organi interni, paralisi, problemi respiratori. Questa agghiacciante verità, arrivata all'attenzione del grande pubblico grazie ad un regista italiano, Alberto D'Onofrio, il quale ha girato un documentario per conto della Rai mai mandato in onda dalla tv pubblica trova un parallelismo da brivido con la chiusura del dialogo citato poco più sopra e che cita "Abstergo, produttori di medicinali sicuri"  (multinazionale tra l'altro fornitrice delle notizie rilasciate dal telegiornale che fa eco al Mentore.).

La disinformazione e l'intento celato da parte degli Stati Uniti di ottenere il controllo politico sul Kuwait s'addice particolarmente al profilo templare. Il Kuwait, decimo paese tra i maggiori produttori di petrolio al mondo, era oggetto di interesse per gli USA che miravano e mirano ad avere il controllo sulla principale fonte di energia al mondo. Controllare l'energia significa controllare il mondo, ed esponenti templari come Edison e Ford visti nei Glifi sono un esempio di queste mire "espansionistiche".

George Bush junior
Il "programma che suo padre non ha terminato" si riferisce dunque alle azioni di Bush junior, che una volta raggiunta la presidenza degli USA, si è prodigato per seguire le orme del suo vecchio (impressione percepita anche dal pubblico) dando il via nel 2003 alla Seconda Guerra del Golfo o Guerra d'Iraq, conclusasi formalmente a fine agosto del 2010. Nella versione accreditata questo attacco all'Iraq, aveva come obiettivo primo quello di deporre Saddam Hussein, leader iracheno ritenuto un pericolo per la sicurezza internazionale per il suo presunto appoggio al terrorismo islamico (l'allora capo della CIA mise in evidenza la debolezza del collegamento). Tra gli altri obiettivi proposti da Bush junior rientravano anche  la ricerca di ulteriori armi di distruzione di massa (accusa già utilizzata da Bush senrior, armi mai effettivamente trovate), la dimostrazione il collegamento dell'Iraq al terrorismo e ad Al-Qaeda , il rovesciamento del regime iracheno e l'instaurazione di un regime democratico (di discutibile esito).
Anche in questa occasione, molti hanno pensato che gli Stati Uniti fossero più interessati al petrolio del paese (nono paese tra i maggiori produttori) piuttosto che liberare l'Iraq da Saddam. Ad aggiungersi alla lettura degli eventi in chiave AC, come conseguenza dell'invasione, il prezzo del petrolio da 30$ fino ai 100$, a beneficio degli templari ideatori del capitalismo.

Questo tremendo passaggio di testimone, ipotizzato dal fantomatico Jan nei passaggi televisivi citati in premessa all'analisi, mette in evidenza la storiografia sulla quale la saga di AC si poggia. L'interlocutore di Jan afferma che non c'è alcuna prova che Bush figlio abbia intenzione di continuare la politica estera del padre, ricavando in questa parentesi storica, un breve espediente a favore della narrazione: la sua risposta appare ovvia se si considera che il servizio televisivo è fornito dagli stessi Templari, aggiungendo così una tacca al loro profilo di controllo mondiale radicato. Anche il riferimento allo scontro in Florida ha basi reali: lo scontro decisivo tra Al Gore e George W. Bush ha luogo in quello stato, addirittura costringendo a ricontarne i voti.

In ogni caso la delicatezza delle circostanze è palpabile e lo stesso Mentore nel dialogo con Daniel ce ne dà conferma:

"Le elezioni in America di domani sono critiche. Se i Templari fanno entrare con successo il loro burattino nella Casa Bianca, non possiamo sapere come andrà a finire. Non vedono l'ora di causare una nuova guerra (appunto quella del Golfo causata da Bush figlio), e faranno qualsiasi cosa necessaria per iniziarla. Innumerevoli vite verranno perse mentre la loro morsa si stringerà sulla gente. Dobbiamo assicurarci per il bene del mondo che queste elezioni si svolgano correttamente."

Queste battute, avvenute in prossimità delle elezioni, tentano di esorcizzare il pericolo che si concretizzerà all'indomani dell'incontro tra Daniel ed il Mentore. Come tutti sappiamo le elezioni si concluderanno con la vittoria di Bush con tutte le conseguenze ad esse legate. Questo retroscena è un tassello utile per apprendere al meglio gli eventi che seguiranno la Grande Purga mossa dai Templari contro gli Assassini.

Bush al potere e il controllo delle risorse energetiche sono forse due mosse nella grande scacchiera del conflitto tra gli ordini per far si che la Confraternita degli Assassini venisse compromessa non solo nell'immediato (con l'eliminazione fisica degli appartenenti al Credo) ma anche sul lungo termine alterando drasticamente gli equilibri di potere fino ad allora esistiti.

Il resto è storia, la Grande Purga stermina il grosso dell'Ordine degli Assassini, stanati nelle loro Fattorie grazie alle soffiate di Daniel Cross, i sopravvissuti sono costretti a darsi alla macchia.
I Templari in seguito otterranno il nome del futuro Soggetto 17 (mi riferisco a The Chain dove Cross trova il Codice di Ezio nella grande biblioteca di Ivan il terribile sotto il museo Bolshoi di Mosca, in Russia) e gli Assassini cercano di riorganizzarsi per continuare a fronteggiare i loro millenari nemici.

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