venerdì 23 novembre 2012

Agonia ed Estasi in 5 atti: Desmond Miles

Con questo articolo do il via a una serie di tre pezzi che vedono sotto la lente de Le Verità dell'Animus tre dei personaggi cardine della saga: Desmond Miles, Warren Vidic e Daniel Cross.
Il perché di questa analisi è abbastanza ovvio. Tutti e tre sono usciti di scena con Assassin's Creed III e tutti e tre lo hanno fatto lasciandosi alle spalle una serie di eventi che suggerivano un epilogo tutt'altro che frettoloso.
Entrambi, inoltre, sono intrinsecamente legati tra loro, le azioni di uno hanno influenzato quelle degli altri e viceversa.
Riorganizzare quanto si sa su di loro ci permetterà di misurare l'incisività dei plot-hole inevitabilmente presenti nella saga e di poter dare nuova spinta ipotetica a quello che potrebbe essere il futuro del brand Assassin's Creed.
Vediamo dunque di ripercorrere questi 5 anni videoludici e di riassemblare tutti i pezzi dei puzzle ottenuti fino ad ora.

giovedì 15 novembre 2012

Considerazioni "a freddo"



Lasciata sbollire la mia agitazione per qualche giorno e superato lo shock di vedere l'ennesimo finale che spezza bruscamente la narrazione, mi sento in dovere di dar voce e al tempo stesso rassicurare i nostri follower più accaniti.

Nel precedente post ho visto (con grande piacere) autogenerarsi una discussione tutt'ora in atto tra alcuni utenti che dicono la loro sull'ultimo capitolo della saga, Assassin's Creed III.
Come sempre la verità sta nel mezzo e anche io, dopo le prime discussioni con gli altri del team che mi aiutano su faccialibro, ho rivalutato alcuni aspetti e consolidato alcune osservazioni avanzate.

A chi sta a cuore la trama è probabile infatti che questo capitolo abbia suscitato disorientamento, e la reazione è più che naturale.

Dovendo definire ACIII, epurando il mio giudizio dalle mie idee soggettive, direi che questo capitolo è controverso e lo è per una ragione semplice: è stato più volte annunciato come capitolo conclusivo delle avventure di Desmond, ma la sua presenza in proporzione ai tempi di gioco e all'incisività degli argomenti da trattare è relativamente fugace. Che succede?

Succede che molti dei miei timori e delle mie perplessità si sono avverati il 31 Ottobre scorso, giorno di lancio in Europa di Assassin's Creed III.
Ovvero tutti i rischi di inserire un nuovo antenato nell'atto conclusivo della trilogia del signor Miles si sono manifestati.
Hutchinson è stato di parola, il suo intento era quello di creare un Assassin's Creed che permettesse anche ai fan dell'ultima ora di avvicinarsi alla saga senza problemi e così è stato.
A ben vedere infatti questo AC ha così pochi legami coi suoi predecessori che se non fosse per le motivazioni (deboli) per le quali Desmond è costretto (costretto nel senso letterale del termine) a rivivere le memorie del suo nuovo antenato, il tutto potrebbe essere serenamente asportato senza che l'universo della saga ne risenta. E l'inghippo sta proprio qui.

Cosa ha comportato l'arrivo del nuovo antenato l'ho argomentato nei mesi passati, pertanto non starò qui a ripetere, dico soltanto che in questo momento mi viene da sorridere nel vedere che alcuni di quei "fan" che accolsero con entusiasmo l'annuncio dell'Assassino pellerossa ora si lamentano del trattamento frettoloso riservato al resto delle vicende.

Mi verrebbe da chiedergli che cosa si aspettavano, quando in parte è anche colpa del loro rifiutarsi di dar maggiore spazio al racconto nel presente preferendo di congelarsi nell'esperienza nelle varie epoche storiche che tanto hanno affascinato negli anni scorsi ma che comunque avevano una funzione ben precisa per determinare specifiche scelte narrative.

L'introduzione di Connor nel main-plot ha infatti generato una nuova parentesi di sospensione che ha messo per l'ennesima volta in pausa tutto il resto. Connor tiene in stand-by la storia di Desmond&Co per l'80% del gioco e fa partire quel 20% di trama nel presente a 2.000 all'ora, senza dare il tempo a chi ne fruisce di metabolizzare e di apprezzare quel lato della storia fino ad ora lasciato sempre in secondo piano.

La naturale conseguenza di determinate scelte insomma. 

E' tutto così nero? No.
I contenuti infatti ci sono, il problema è che sono stati trattati con poca attenzione. A questo giro il come ha determinato il cosa.
L'attenzione tutta rivolta a Connor ha infatti penalizzato malamente Desmond e compagnia moderna, che si ritrovano a raccontarsi in quel poco tempo concessogli tra una sessione e l'altra nell'America in rivoluzione.

Ma ripeto, i contenuti ci sono e nelle settimane a venire, se avrete il piacere di seguirci ancora al termine di questo ciclo, ve li mostrerò un poco per volta.

Salute e Pace.



domenica 4 novembre 2012

Titoli di coda......

Un paio di giorni fa ho terminato lo storyline di ACIII, sto ancora cercando di riprendermi dallo shock.


Non ci voglio credere...

Stay tuned.