martedì 14 ottobre 2014

Le Verità dell'Animus al Lucca Comics

Sono passati tre mesi esatti da quando parlavo dell'esigenza di cambiare approccio di analisi e discussione della saga di AC. Sia prima che dopo quella data vi ho sempre detto che sarebbero arrivate delle novità e, con buona pace dei detrattori, ho finalmente il piacere di comunicarvele.

Il team de Le Verità dell'Animus ha contribuito all'allestimento della mostra dedicata ad Assassin's Creed di Villa Bottini presso il Lucca Comics and Games Festival!

Cose belle
Un primato e un traguardo senza precedenti di cui ora vi racconterò brevemente.

Come anticipatovi tempo addietro abbiamo deciso di dedicare maggior attenzione alla Game Culture (Cultura Videoludica), quel prodotto nato dall'elevazione dell'oggetto gioco da semplice strumento di intrattenimento a media. I videogiochi ormai non solo intrattengo, ma raccontano e raccontando creano intorno a loro microcosmi di informazione e sapere.

Entro questo affascinante scenario ci siamo mossi insieme ai curatori per creare qualcosa di esclusivo e offrirvi una nuova esperienza. Un piccolo valore aggiunto che speriamo possiate apprezzare.
Il nostro team ha contribuito alla creazione di alcuni pannelli informativi all'interno della mostra, un pezzetto di questa insomma avrà la nostra firma.

Villa Bottini verrà inoltre impreziosita dai vestiti confezionati dal nostro Eyes, Cosplayer Ufficiale per AC Italia, che esporrà i suoi lavori d'abile sartoria mentre veste i panni di Arno.

Ultima, ma non per importanza, è la nostra partecipazione nella compontente più squisitamente artistica dell'evento: affianco ai 20 vincitori di questa stagione del contest Art (R)Evolution ci sarà infatti una selezione di 50 artisti che daranno forma alla mostra principale incentrata sul tema chiave ‘Avanguardie e correnti del Novecento’. Tra gli autori delle opere ci saranno anche la nostra Clo, Enrica e me. Vi daremo un assaggio delle nostre opere nei prossimi giorni. Inoltre Clo interverrà anche durante la fase di Q&A con gli artisti nei giorni di fiera.

Quasi tutto il team sarà presente a Lucca; nella speranza di creare un mini-raduno, vi rimandiamo alle date fissate per la fiera.


Ringraziamo lo staff di Neoludica per la bellissima iniziativa, gli organizzatori tutti di questa stagione del Lucca Comics and Games ed Ubisoft.

lunedì 18 agosto 2014

Lascia o raddoppia?

Come da rito dico la mia sul nuovo annuncio dell'anno, anzi gli annunci, plurale.
Annata particolare questa del 2014, perché propone uno sdoppiamento a cavallo tra le due generazioni di console.
Sebbene il titolo portante di questa stagione sia stato annunciato sistematicamente ai primi dell'anno, ho esitato fino ad oggi perché Ubisoft mostrasse le sue carte al completo.
L'anno scorso abbiamo assistito all'uscita di Black Flag, titolo che ho apprezzato per la cautela dei contenuti.
Con la stessa cautela avrei voluto avvicinare anche i titoli annunciati quest'anno, se non fosse che c'è la meraviglia della Next Gen ad ammaliarmi.

Ubisoft infatti ha svelato AC Unity, settimo capitolo portante ambientato nella Parigi rivoluzionaria di fine '700, che promette di fare faville.
La cosa non ha potuto che entusiasmarmi per tutta una serie di ragioni.
D'artagnan e i tre moschettieri

Un nuovo ciclo narrativo
Cari lettori, avete seguito le mie analisi per anni e sapete perfettamente cosa penso della dispersione narrativa e dell'evoluzione della saga. Se tra di voi ci sono quelli che si stanno stufando del brand, questo capitolo è la vera prova del nove: Unity infatti segna l'inizio di un nuovo ciclo narrativo, un checkpoint che vi permetterebbe di lasciare la saga, se proprio volete. Fossi in voi tuttavia darei decisamente un'opportunità a questo capitolo che sembra piuttosto curato anche sul fronte narrativo. Arno, il protagonista del gioco, NON è un antenato di Desmond, una nota positiva che segna la fine dello sfruttamento esasperato all'assurdo del buon signor Miles. Arno è inoltre un Assassino tra gli Assassini, riportando in auge quello status tutto singolare di cui solo Altair ha beneficiato, lasciando poi il passo ad un abusatissima figura super-umana (dove Ezio è fieramente il rappresentante di ogni eccesso possibile).
C'è un nuovo ciclo narrativo dedicato anche al Presente, su cui ancora non hanno lasciato trapelare niente. Si sa solo che è stato completamente rivisto il che lascia spazio all'immaginazione quanto alle perplessità: il dipendente Abstergo di ACIV non è stato il massimo e il timore che a questo punto ci si ritrovi a impersonare direttamente il soggetto di riferimento (magari tramite sito Initiates, brrr) è più che concreto. Hanno però detto che tutto verrà giustificato, per cui aspettiamo.
Unico terrore vero è che, nonostante questo nuovo ciclo prometta una maggiore coerenza (l'esigenza di un nuovo ciclo nasce anche dall'ovvia difficoltà di gestire quello vecchio), c'è sempre di mezzo quella Giunone vendicativa che a questo punto mi piacerebbe venisse silurata. Maledetta Prima Civilizzazione.

Bello da giocare
Per la prima volta dopo il 2007 un Assassin's Creed mi attira ANCHE perché sembra fottutamente bello da giocare. Amancio (già produttore di AC Revelations) e studi associati hanno fatto un lavoro mastodontico su quella che promette di essere la location più vivida e interattiva di sempre. Hanno rivisto il parkour (la scalata verticale in discesa è spettacolare), l'esplorazione tutta (hanno aggiunto gli interni degli edifici ricreando una location finalmente COMPLETA), l'approccio alle missioni (ora ramificate in più sotto-obbiettivi, nel tentativo di annullare la linearità), hanno tolto il multiplayer (E MESSO LA COOP, dio si!!!!), hanno tolto i contrattacchi (a beneficio di un sistema di combattimento concentrato maggiormente sul trovare l'attimo perfetto per stoccare il colpo fatale, alleluja), hanno finalmente inserito elementi stealth degni di tale nomea (Arno che si muove accovacciato come in un qualunque Splinter Cell merita l'acquisto. Un Assasino stealth DEVE essere giocato). Insomma, sembra bello ed è un qualcosa che fino ad oggi la saga, sebbene curata e costantemente levigata, aveva smesso di trasmettermi, almeno in questa misura. HYPE.

Coerenza tra narrazione e gameplay
AC3. Il mondo è sull'orlo dell'oblio più buio. Desmond spende 4 ore di sessione Animus ad ammazzare castori, e tu con lui. Narrazione e gameplay sono sempre stati un po' distanti tra di loro fino a oggi (in questi casi si parla di dissonanza narrativa). Amancio assicura maggiore coerenza tra le possibilità offerte dal gioco in termini ludici e le esigenze di copione, garantendo un mix equilibrato tra quello che il giocatore potrà fare in game e quello che vivrà con la storia del gioco. 10 punti a Griffon d'oro.

Quindi che fai, non lo copri? Ma ha visto poi la lama balestra? E l'outfit di Arno? Snello e scuro. Decisamente un perfect match, che vestiti di bianco candido in mezzo alla folla oramai siamo a rischio.


Come anticipato, quest'anno Ubisoft alza il tiro e di recente è stato annunciato AC Rogue, titolo che andrà a mitigare gli animi di chi non potrà fare il salto di qualità con la next gen.

Terminator
Sul fronte gameplay non c'è molto da dire: è una versione pompata e refinita di Black Flag (in linea con il modus operandi di produzione di Ubisoft che tutti conosciamo).

La vera novità è che Shay, il personaggio che andremo ad impersonare, è un ex Assassino ora TEMPLARE. Si, la Croce, i brutti ceffi dell'Abstergo, quelli là con la mania del controllo.
Dunque l'aspetto bellissimo è che vedremo gli Assassini da fuori, in una nuova decostruzione (avviata da ACIII, fiorita in ACIV e culminante ora con questo titolo) del Credo messo in discussione da questa prospettiva pro-Templare. Shay andrà in giro a scannare Assassini, intercettando piccioni con la carabina, spingendosi fino alle gelide lande canadesi pur di compiere la sua vendetta, motore delle sue azioni.

In termini temporali, Rogue andrà ad inserirsi tra le vicende di ACIV ed ACIII, riproponendo vecchie conoscenze tra le quali Haytham, padre di Connor e personaggio molto apprezzato dalla fanbase. Probabilmente vedremo anche Achille nei suoi ultimi attimi di attività, dato che Shay sembra essere parte del grande massacro che ha portato gli Assassini coloni alla quasi estinzione. Completerà dunque la mini-saga delle americhe.

Tutto questo condito con una sana dose di cattiveria. Il personaggio promette di essere uno dei più trash e cazzuti di sempre. Forse, poco sofisticato, ma decisamente interessante. L'unico timore che ho per questo titolo è che non riesca a farsi piacere vivendo di sola trama. Unity è troppo distante e innovativo per dare spazio a questo capitolo. Certo è che, se avete apprezzato il gameplay di ACIV, sicuramente troverete piacevole anche questo.

Dunque che si fa, si lascia o si raddoppia? Il 2014 si preannuncia esplosivo, resta solo da vedere se il botto sarà forte o sarà solo un flebile sbuffo di fumo. Io, nell'incertezza, l'orecchio lo tendo.


Salute e Pace

lunedì 14 luglio 2014

Lo stato attuale

Come avrete notato, l'attività sul blog è rallentata vistosamente. Un po' per la generale bonaccia che ciclicamente ci accompagna tra un gioco e l'altro, un po' per gli impegni di tutti i giorni che ormai occupano gran parte del mio tempo, la pubblicazione periodica di articoli singhiozza.

FAQ: Coso stai chiudendo? No, non ancora.

Perché il blog singhiozza? E' solo per questi motivi o c'è dell'altro? Lungo queste settimane ho rimuginato a lungo con spietata criticità sulla mia persona e sulla saga in generale, tirandomi fuori momentaneamente dal "flusso" per vedere il quadro generale nel suo insieme con più attenzione. Da fuori.

Sono arrivato a due conclusioni ovvie ma neanche tanto.

Conclusione 1: io, inteso come fan, sono cambiato
Mi sono avvicinato alla saga di Assassin's Creed che avevo 19 anni, neo-diplomato che calcava i suoi primi passi in ambiente universitario. Mi ritrovo quindi ad approcciare la saga in quella fascia di età compresa tra i 20 e i 30 anni in cui si maturano conoscenze, sensibilità e modo di vedere la realtà in maniera profonda, una fase in cui gusto estetico e forma mentis raggiungono un equilibrio che grosso modo ci si porterà appresso fino alla fine. Ora che ne ho 26, e che ho in saccoccia il bagaglio di esperienze maturate in questi 7 anni, effettivamente vedo l'oggetto di questo blog con occhi diversi. Obbiettivo primo del blog era quello di capire la trama a millesfoglie (come la torta di cui ho improvvisamente e senza alcun senso voglia) della saga, spulciandola e costruendo intorno a ciò che era nebuloso teorie per renderla chiara. Tutto molto figo e misterioso se non fosse che col tempo sono subentrati fattori non da poco, primo su tutti la cautela. Questa cosa molto bella e intelligente ha fatto si che non finissi per impantanarmi nel mio stesso gomitolo di ipotesi e supposizioni, supportata da tutta una serie di tricks imparati durante le lezioni di Logica e Teoria del Linguaggio (Dio ti benedica Prof. Paternoster). Sebbene la sparata visionaria c'abbia preso in più occasioni, fermarsi e valutare con cautela quanto sia fattibile quello che si scrive e si ipotizza ha permesso di prenderci ancora meglio. Da qui la mia attuale riluttanza a gettarmi nel mindfuck spassionato. Una scelta che ha deluso chi ne bramava ancora un po' e una scelta che ha fatto la fortuna di chi ha ancora voglia di dedicare tempo a un esercizio così deleterio (del perché sia deleterio ci arrivo ora, aspè). E niente, quindi fondamentalmente come fan sono più cauto, lo sono certamente più della fascia di utenza del '95 che ha scoperto e amato la saga in fase adolescenziale. Fascia di giovani fans che tra l'altro domina l'attuale fan-base e che certamente richiede meno sforzo per essere accontentata. Quindi oltre che cauto sono anche più difficile da accontentare. Ma è solo questo il fatto? Da qui la seconda conclusione

Conclusione 2: AC, inteso come saga, è cambiato
Non so quanti di voi si possano rispecchiare nella situazione qui sopra ma posso dirvi con serenità di stare tranquilli: non è solo "colpa" vostra.
Avrei potuto evitare la prima parte di questo post semplicemente postando l'immagine che segue e lasciando l'onere di tirare le somme a voi lettori, ma mi piace scrivere e quindi dedichiamo un po' di tempo anche a questa cosa, che merita.
Il 25 febbraio di questo anno è stata una data importante, almeno per me. No, non è stato rilasciato alcun cinematic sensazionale in quel periodo, nessuna immagine leakata. Il caso di quel giorno fu su twitter, un post tagliente ed illuminante.

Cosa accade quando una serie basata su cospirazioni storiche crea una fan-base di teorizzatori che DEVONO sapere la verità? Caos!
In questo Tweet è racchiusa l'essenza di tutto. Fortunatamente Darby ci fa il piacere di non lasciare questa domanda senza una risposta, altrimenti è probabile che qualcuno si sarebbe messo a teorizzare pure su quello. Sebbene anche all'interno del team delle Verità vi siano pareri discordanti sul come reagire a un simile commento (il nostro Snake per esempio è incazzato come una faina) tutti concordiamo sul fatto che la saga è chiaramente cambiata. In meglio o in peggio lo si lascia al proprio gusto. Dal mio canto non mi sento di rimproverare Darby per questo commento, dove scorgo una velata esasperazione. Esasperazione nata dal non poter mandare avanti una trama senza che la fan-base (perlomeno quella fetta che non compra il gioco solo per affettare gente in un'epoca storica di cui non leggerà neanche una pagina spenta la console) faccia notare incongruenze, imprecisioni, retcon o ponga altre domande superflue. C'è del romanticismo in tutto questo, nel sento letterario (non letterale) del termine: se da una parte infatti c'è la produzione del gioco che ha creato una fan-base di mostri (che è la ragione per la quale Snake è incazzato come una faina. Lui giustamente dice "mi hai reso tu così, ora beccati le conseguenze.") dall'altra ci siamo noi che non abbiamo filtri di sorta. Bisognerebbe delle volte fermarsi e godere della trama così com'è senza sbirciare troppo spesso nel retroscena, che altrimenti rischiamo di scoprire anche cose che non ci piacciono.
Non tutto insomma deve avere una risposta e se ce l'ha solitamente è quella più semplice. E si ritorna ai mindfuck, dove è bene farli solo se ne vale la pena. Se l'obbiettivo è quello di comprendere la trama e dunque semplificarla, vien da sé che il mindfuck è uno strumento controproducente e che necessita di essere dosato. Qui però si sta ancora parlando di persone e non di saga. La saga è cambiata? Si. Per le scelte di mercato? Anche. Tuttavia credo che gran parte del cambiamento sia dovuto a un semplice fattore: la mancanza di una linea costante nella stesura della sceneggiatura. Troppe penne a scrivere sullo stesso foglio hanno comportato la creazione di un dedalo narrativo troppo complesso che è stato via via sfoltito. Tra gli elementi sacrificabili vi erano anche i messaggi di senso profondo che inizialmente punteggiavano la saga, scomparsi progressivamente dal 2010 in poi. Il motivo è che non sono questi a fare grande la saga e a dimostrarlo è il fatto che in questo momento abbiamo storie belle, alcune anche molto toccanti (si veda Connor e la sua tradita visione di un mondo più giusto, ma anche l'epilogo delle avventure di Ezio, a oggi uno dei migliori finali di sempre per me) ma che non hanno quel qualcosa di controtendenza che avevano i primi capitoli. Quel qualcosa è quello per cui conta davvero fottersi la mente. Perderci il sonno a riflettere. Tutto il resto è Caos.

Questo punto di non ritorno ha creato tuttavia nuove possibilità, le stesse di cui vi ho accennato con l'annuncio della nostra presenza nel programma Ambassador. Ad essere sincero, credevamo di poter rimodernare le cose in maniera più rapida, ma questo cambiamento effettivamente è parecchio significativo per il progetto e certamente richiede tempo. Ci stiamo lavorando, quindi fino a prova contraria, il "silenzio mediatico" del blog è semplicemente silenzio. Vogliamo creare qualcosa di diverso.

Salute e Pace. Linea allo studio.

venerdì 23 maggio 2014

Assassin's Creed Brahman: la chiave di volta per il futuro del plot? pt.2

Finalmente, dopo peripezie che non credevo di dover affrontare per recuperarlo, ho finalmente letto la seconda ed ultima parte di Assassin's Creed Brahman, fumetto canon che prosegue per la via multiverso cartacea aperta da AC The Fall e AC The Chain qualche anno fa.

Riconfermo il parere positivo che ho nei confronti di questa storia, potendo apprezzare anche il coraggio di alcune scelte così lontane dall'assetto stilistico attuale della saga (mi riferisco allo scontro Assassini vs Templari in salsa hi-tech nella dimensione presente, sfumatura marcatamente sci-fi inaugurata a partire dal finale di ACIII, proseguita in ACIV e che sembra avere gioco-forza un ruolo con la futura resa dei conti contro Giunone). Questa corsa agli armamenti di entrambe le fazioni, se avrà conseguenze sul futuro del brand, potrebbe creare uno scenario piuttosto interessante nella lotta contro la CVP vendicativa.
Si riconferma inoltre anche il trend di limpidezza di contenuti inaugurato con ACIV: la storia è scandita abbastanza bene (salvo alcuni passaggi un po' frettolosi nei quali avrei gradito maggiore enfasi), facilmente assimilabile e non richiede particolari interpretazioni, una cosa che può solo giovare a un universo così complesso che chiede a gran voce ordine. A dimostrazione di ciò la comparsa rapida e fugace di Otso Berg (che ora appare sfregiato dopo gli eventi legati alla squadra Sigma e Maestranzi in quel di Firenze su Initiates) nelle ultime pagine dell'albo che lega così a doppio filo il fumetto con AC Initiates, divenuta ormai piattaforma essenziale per la comprensione del plot.

Tuttavia alcuni passaggi, tra i più succulenti del fumetto, lasciano spazio alla riflessione, in particolare riaprono il dibattito sulle tematiche spazio-temporali, sull'interazione dei Frutti dell'Eden nel continuum e sulla figura di Coloro che Vennero Prima il cui identikit diventa via via sempre più particolareggiato. In questa occasione le tematiche si intrecciano ulteriormente generando un mix sul quale è utile soffermarsi.

giovedì 3 aprile 2014

Il futuro Templare in una Tripla Elica

PASADENA//USA//1952-08-14 MR DIRECTOR
L'aggiornamento di Initiates di oggi mi ha fatto rizzare le antenne.
E' un update della sezione Abstergo, e riporta una lettera indirizzata ai piani alti ad opera di un fantomatico Clinton B. Rosenburg., Ph.D. (i nostri follower mi fanno notare che questa sigla finale in ambiente accademico corrisponde all'aver conseguito il dottorato di ricerca).

Nelle righe vengono riportati i progressi della sezione Chemilcals della Abstergo attualmente concentrata su studi genetici. A tal proposito salta fuori un passaggio interessante che accenna ad un modello di DNA (acido desossiribonucleico) a tripla elica.

Per chi ha un riferimento anche solo vago di come venga rappresentato visivamente un filamento di DNA la struttura della tripla elica apparirà piuttosto particolare. E così è.
La tripla elica infatti è a oggi oggetto di ricerca e si pensa possa essere un meccanismo della regolazione dell'espressione genica, la stessa che regola la ricombinazione e la variabilità degli organismi genetici.

Dove si vuole andare a parare?

Chi ci ha seguito in questi ultimi mesi avrà sicuramente letto il nostro pezzo che tracciava il passato di Abstergo per pronosticarne il futuro (curiosamente ieri su Twitter Iniziates ha proposto la versione censurata di una lettera sempre firmata da Clinton Rosenburg con un twitt che citava In order to understand the future, we must first look into the past..) Al termine del pezzo, il cui titolo è Abstergo - Tra vecchio e nuovo setting, si ipotizzava una nuova reinterpretazione della minaccia Templare che, dopo il fallimento del progetto Eye Abstergo, mira a un controllo genetico. Decodificare il genoma CVP è solo uno step del piano.
Tutto è perfettamente in linea con l'obbiettivo dei Templari di recuperare i poteri sottratti all'umanità dai CVP (che hanno inibito il sesto senso). Se il censimento genetico in atto andasse in porto, la Abstergo avrebbe tra le mani la codifica del genoma CVP epurata. La lettera di oggi fa capire che la Abstergo non solo ha gli strumenti per estrarre ed esplorare il dna ma anche per manipolarlo.

Pensate se i Templari volessero crearne un'arma, un essere perfetto (o esseri perfetti, una razza nuova), risultato di un processo di ricombinazione mirato. Eugenetica.

La datazione degli studi legati alla Tripla Elica da parte dell'Abstergo (nello specifico del Dr. Pauling, forse in riferimento al premio Nobel per la Chimica) risale al 1952, da allora sono passati più di 60 anni e l'autore della lettera sottolinea l'importanza della scienza genetica. Ciò che nel 1952 poteva essere solo ipotizzabile, scoprire il segreto stesso della vita, ora potrebbe essere a portata della grande Utopia Templare.

Questo scenario molto accattivante riporterebbe i Templari nella condizione di diventare la minaccia preponderante, anche più di Giunone. Riguardo la minaccia che costituisce quest'ultima ci sono dei particolari fondamentali nella seconda parte di Brahman di prossima uscita, di cui tuttavia discuteremo più avanti. Sono strettamente legati a questo precario equilibrio, non resta che attendere e vedere quale fazione si rivelerà più pericolosa.

lunedì 17 marzo 2014

Le Verità dell'Animus e l'AC Initiates Ambassador Program



E' con grande piacere che finalmente annunciamo la nostra partecipazione all'Ambassador Program di Assassin's Creed Initiates, un'iniziativa partita dal cuore di Ubisoft che mira a creare un gruppo d'eccellenza di creatori di contenuti.

mercoledì 5 marzo 2014

Assassin's Creed Brahman: la chiave di volta per il futuro del plot?

In questi giorni è finalmente uscita in Italia la prima parte di Assassin's Creed Brahman, nuovo fumetto nato dal genio congiunto di Brenden Fletcher e Karl Kerschl e Cameron Stewart, gli stessi autori di The Fall e The Chain.

Inutile dire quanto questo fumetto sia di pregevole fattura, con un lavoro artistico eccezionale ma sopratutto con una trama dalle grandi implicazioni. Posso dire già da ora che le mie aspettative legate a questo fumetto sono state ampiamente ripagate: sono sempre più dell'opinione che questo media riesca a conservare l'essenza più autentica del concept originale di Assassin's Creed, e questo nuovo capitolo rigorosamente canonico non è da meno.

Brahman non solo apre la strada ad alcune introspezioni, ma riallaccia tutta una serie di informazioni a noi note: nell'ultimo periodo l'analisi legata alle trame di AC si è fatta molto cauta, per lo meno in questa sede. Tuttavia questo fumetto apre la strada per nuove ipotesi che andremo a vedere di seguito.

giovedì 6 febbraio 2014

Abstergo - Tra vecchio e nuovo setting

>> English translation here << 

Senza l'antagonista, l'eroe non esiste. Partendo da una condizione di neutralità, il nemico, per un motivo più o meno solenne, col suo operato crea una condizione anomala che il paladino deve risolvere. In quest'ottica di Causa-Effetto si intravede dunque la preponderanza del ruolo dell'avversario.
Benché Ubisoft sia partita col voler mostrare due prospettive dello stesso oggetto di analisi in una maniera più sottile e relativa (che possiamo grossolanamente riassumere con la Pace ottenuta con la libera scelta VS la Pace imposta), negli anni, che ci piaccia o meno, il discorso è passato in secondo piano in favore di una dicotomia più marcata e facilmente constatabile che vede gli Assassini rappresentare il bene e i Templari il male.

Questa perdita di senso, questa dualità che tende all'ovvio, è dovuta ad alcune scelte di sceneggiatura tali da far apparire i nemici come atroci e senza scrupoli. Al contrario i personaggi impersonati dall'utente si macchiano di gravi colpe ma per un fine mostrato come più solenne.

Ecco che, ad esempio, tra un Bill Miles che manda in una missione suicida Lucy e Clay e un Vidic che mette in piedi un doppiogioco e si accanisce sui soggetti di analisi, quest'ultimo suscita maggior risentimento. Ciò è dovuto anche a una caratterizzazione delle fazioni molto sbilanciata: la Abstergo ad oggi ha mostrato molti più lati controversi rispetto all'Ordine degli Assassini, molti più particolari della sua identità. Torture, complotti, esperimenti utopici e scelte etiche dubbie, che hanno permesso all'utente di farsi un'idea molto più chiara e dettagliata dei Templari, piuttosto che degli Assassini. Questo risultato è in parte figlio delle continue modifiche al plot che, pensato inizialmente per una trilogia, è stato ridefinito per una saga ad ampio spettro.
A testimonianza di questo moto rivoluzionario gli innesti periodicamente introdotti.

Mantenendo quest'ottica delle cose, analizziamo rapidamente lo status della nemesi nel tentativo di capire o quantomeno provare a intuire che piega prenderà la saga nel prossimo futuro, quale sarà il suo ruolo e quello degli eroi che li fronteggiano.

Abstergo - Between old and new setting

Without the antagonist, the hero does not exist. Starting from a condition of neutrality, the enemy, for a more or less solemn reason, with his work creates an abnormal condition that the paladin has to solve. In this view of Cause and Effect can be seen, therefore, the preponderance of the role of the opponent.
Ubisoft started with the intention of showing two views of the same object of analysis in a more subtle and relative manner (which can roughly be summed up with the Peace obtained by free choice VS the imposed Peace), over the years this way to show a conflict has sometimes changed in favor of a more pronounced dichotomy that sees the Assassins and the Templars represent the good and the evil.

This duality is due to some scriptwriting choices such as to show the enemies as atrocious and unprincipled. On the contrary, the characters impersonated by the player are guilty of serious crimes but for a purpose shown as more solemn.

Here, for example, between a Bill Miles who sent on a suicide mission and Lucy Clay and Vidic who sets up a double-cross and rages on the subjects of analysis, the latter arouses more resentment. This is also due to an unexpectedly deep characterization of the factions: the Abstergo to date has shown many more controversial sides than the Order of the Assassins, many more details of its identity. Torture, plots, utopian experiments and dubious ethical choices, which allowed the user to get a much clearer and detailed idea of the Templars, rather than of the Assassins. This result is in part due to the constant changes to the plot that, initially conceived for a trilogy, has been redefined for a broad spectrum saga.
As evidence of this revolutionary movement we have new parts periodically introduced.

Keeping this view of things, let’s quickly analyze the status of the nemesis in an attempt to understand or at least try to guess how it will turn the franchise in the near future, what will be its role and the role of heroes who face them.

mercoledì 22 gennaio 2014

La Casata Miles, nuovi stralci della genealogia di Desmond

Tutto ciò che è legato alla genealogia dei Soggetti Abstergo è utile per creare una mappa concettuale della narrazione di Assassin's Creed. In particolare quella di Desmond ha reso possibile fino ad ora il grosso degli sviluppi della saga, nel senso più ampio del termine. Alcuni espedienti sono stati infatti introdotti per favorire la fioritura di quello che ora conosciamo come turismo storico, cioè l'esperienza videoludica legata al viaggio da un setting storico all'altro. Per renderlo possibile era necessario introdurre personaggi che vivessero le loro avventure all'interno di quel contesto, da qui gli innesti lungo la genealogia di Desmond.
Molto di questo aspetto è stato dichiaratamente reso intuibile a partire da AC Revelations, che con lo specificare che Ezio e Altair non sono imparentati ha aperto la strada ad una ramificazione dell'albero genealogico pressoché infinita.

Con il recente Black Flag si sono aggiunti alcuni particolari legati all'eredità genetica di Desmond, mostrati sotto la luce della meterefenzialità che ha caratterizzato questo capitolo. Ma a voler essere rigorosi alcuni dettagli trapelano molto prima durante la fase di silenzio di Initiates che nel periodo di Closed Alpha mostrò solo a pochi alcuni particolari che ora sono di "dominio pubblico". L'articolo che segue andrà dunque a completare la genealogia a noi nota fino al 2011.